Monterosso
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Spiaggia: si. Travel tips: Monterosso al Mare è il borgo più grande delle Cinque Terre ed anche quel documentato per primo (1056). La più grande spiaggia di Cinque Terre si trova qua, subito dopo l'uscita dalla stazione. Al mare in treno? Monterosso il posto più giusto! È comodo arrivare con il treno e subito uscire alla spiaggia. La città vecchia si trova circa 600 metri dalla stazione (andare a sinistra verso la Torre Aurora).
Le foto di Monterosso.
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Cosa si trova (segnato sulla mappa):
1. Chiesa di San Giovanni Battista
Risale al 1244 ed ha tre navate con fianchi divergenti verso l'abside. Sulla facciata, a paramenti alternati di pietra bianca e di serpentinate verde, spiccano un bel rosone traforato (probabile opera di Mateo e Pietro di Campiglio) ed un portale con arco a sesto acuto. Interessante è anche il campanile in pietra verde, sorto originariamente come torre di guardia. Foto interno (2 MB).
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2. Oratori
L'Oratorio Mortis et Orationis o dei Neri ha origini barocche, al suo interno conserva sedili originali con incisi i segni della morte e la statua lignea di S. Antonio Abate proveniente dal convento di Punta Mesco, ormai distrutto. Un altro oratorio seicentesco è quello dei Disciplinati di Santa Croce o dei Bianchi, eretto su un precedente luogo di culto del quale resta solo la torre campanaria. All'interno vi è uno splendido organo ottocentesco e una pregevole cantoria.
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3. Convento dei Cappuccini
Eretto nel XVII secolo sul colle di S. Cristoforo, conserva all'interno della chiesa una tela, attribuita a Van Dick, che raffigura la crocifissione e diverse altre opere di artisti liguri, come Luca Cambiaso e Bernardo Castello.
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4. Castello, mura e torri
Dell'antica fortezza medioevale (castrum), situata sul colle fra le due insenature, restano ancora imponenti ruderi e tratti di mura inglobati nel cimitero. La foggia dei merli, ancora visibili, ci ricordano l'appartenenza a nobili famiglie ghibelline. Gran parte delle antiche difese, che comprendevano tre porte e tredici torri, è andata però perduta, sono rimaste solo tre torri, fra le quali spicca la cinquecentesca Torre Aurora, ora adibita ad abitazione.
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5. Il Gigante Nettuno
Al termine della spiaggia di Fegina presso il porticciolo, sono i resti di una singolare scultura alta 14 metri per 1700 quintali di peso, realizzata in cemento armato da Arrigo Minerbi e dall'ingegnere Levacher nel 1910. Originariamente raffigurava Nettuno, il dio del Mare e la sua enorme conchiglia fu utilizzata come pista da ballo. I bombardamenti della seconda guerra mondiale distrussero la splendida villa della famiglia Pàstine a cui apparteneva la grande terrazza a conchiglia. Poi l'opera demolitoria fu quasi completata dalla mareggiata del 1966 che minò la stabilità della statua. Essa fu in parte restaurata ma non completamente ricostruita.
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Alberghi:
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Storia:
L'origine risale all'epoca di Roma Repubblicana, ma il più antico nucleo fortificato, costruito sulla collina di S. Cristoforo, iniziò la sua importante funzione difensiva nel VII secolo durante l'invasione longobarda. Conteso nel Medioevo da diverse famiglie, fini per legare le sue sorti alla Repubblica di Genova. è adagiato in due insenature: in quella del Rio Bruanco, a Est, è il borgo vecchio, mentre nel seno di Fegina, a Ovest, si è sviluppato l'insediamento più recente con le spiagge molto lunghe e belle. La popolazione ammonta a poco meno di 2000 abitanti e le attività turistiche hanno preso il sopravvento su quelle agricole.
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